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SALVIAMO NINIVE - 2
 
Quando la realtà supera la fiction...
Quel giorno, in Indonesia, al largo di Sumatra, la popolazione di linea cristiana stava venendo sulla spiaggia per festeggiare il Natale ma le autorità glielo vietarono e ordinarono di spostarsi sulle montagne, lontano dagli occhi di tutti, però due di loro furono trattenuti, uccisi e, per cancellarne le tracce, fatti a pezzi e gettati in mare perché venissero mangiati dai pesci.

Il giorno dopo era la domenica del 26 dicembre 2004.  
Esattamente alle ore 8.51 la costa veniva investita dallo tsunami che portò morte e distruzione provocando circa 230.000 morti, mentre quelli che erano saliti sul monte per festeggiare si salvarono.
Alluvione e desolazione
Ora, proprio in un albergo sulla spiaggia, si erano riunite le autorità, 200 persone, che alle 9 di quella stessa mattina di domenica, cioè alcuni secondi dopo l'arrivo dello tsunami, avrebbero dato l'ordine alle forze armate preparate per l'occasione, di procedere allo sterminio e genocidio di tutta la popolazione di religione cristiana; e di domenica doveva essere facile!

Questo albergo, dove gli organizzatori si erano riuniti, venne distrutto per primo e tutti quelli che erano all'interno perirono.
Questi fatti sono stati scoperti in seguito e ci sono stati molti testimoni fra i sopravvissuti allo tsunami.

Dal 2003, nonostante una dichiarata libertà di culto, che avrebbe dovuto limitare le persecuzioni in corso, compresi altri genocidi, i cristiani venivano ancora pesantemente perseguitati dalla maggioranza religiosa del paese. Non consideriamo questo come un comportamento aberrante solo perché rivolto contro credenti cristiani, ma perché questa estrema intolleranza rappresenta una violenza contro l'umanità, aggravata dal fatto che è rivolta contro persone che si impegnano ad avere un corretto comportamento, dunque, da buoni cittadini!

Un altro evento che ci manda in tilt:
"Fate l'amore (inteso come amore libero) e non la guerra" uno slogan che fa sentire più intelligente, più evoluto, umano e pacifista ogni giovane e che invece ha prodotto più vittime di una guerra! Infatti, "quella parte del corpo umano" preposta a "dare la vita", grazie a questo slogan, si è mutata in "un'arma letale", che fino ad oggi ha ucciso di AIDS circa 25 milioni fra uomini, donne e bambini.
 
Uno slogan che ha anche portato molti soldi nelle tasche degli avvocati e un lavoro intensivo agli operatori sociali per l'aumento esponenziale di divorzi, separazioni, madri nubili derelitte, bambini abbandonati, milioni di aborti il tutto accompagnato da depressione. Uno slogan che si è rivelato, tutto sommato, un'istigazione a commettere un crimine contro l'umanità
 
...Salviamo Ninive!
Sempre secondo le Scritture, nessuno, volendo fare il furbo, ha il diritto di invocare la libertà dicendo: "Io, nella mia vita privata mi comporto come voglio e non devo renderne conto a nessuno" poiché la verità purtroppo è diversa: chi infrange le regole del gioco, anche se in segreto, apre voragini di sofferenze e calamità non solo per  sé...
La moglie di Lot divenne come una statua di sale
...ma anche per il gruppo di appartenenza, famiglia, amici, il proprio quartiere, il proprio comune, e accumulandosi ad altri, la propria città, la propria nazione e infine il mondo intero, anche per quelli che non c'entrano affatto, cosa che dovrebbe responsabilizzare i più intelligenti.

Salviamo Ninive
La parabola che presentiamo (in chiave di fumetto fantascientifico: "Hoo-ha su Modulor" con Logan e Mimosa, agenti spaziali) che verrà pubblicata in questo sito prossimamente, è anche un po' come una forma di mediazione a favore dell'umanità, proprio come lo fece anticamente il patriarca Abramo per salvare Sodoma, e per invitare a riflessione nella consapevolezza che il futuro dell'umanità è ancora in parte nelle nostre mani Lanciamo dunque questo nuovo slogan: "Salviamo Ninive!" (passaparola!).
"Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, comprato a caro prezzo, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni".
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