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MAYDAY MAYDAY… QUI PIANETA TERRA !
La CREAZIONE
e il senso della vita
(parte sesta - 2)
 
lL DNA
Credere alla leggera nell’evoluzionismo, per inteso dire, è piuttosto popolare, ma dalla scoperta del DNA, verosimilmente le due linee (creazionismo ed evoluzionismo)… nella cattiva e nella buona sorte, tendono a ravvicinarsi!
lo straordinario DNA
È che praticamente, con la versione dei 6 giorni letterali, si esclude che il Creatore possa aver usato strategie scientifiche che necessitano di tempi lunghi, ma che piuttosto abbia usato metodi sbrigativi come magia o miracoli. Ma nello stesso modo che un altissimo livello di scienza garantisce la fase di mantenimento e di riproduzione, non sarebbe altresì possibile che anche l’atto della creazione sia avvenuto secondo una modalità scientifica o almeno con modalità miste, ossia “scienza e miracoli” in interrelazione?
 
Riflessioni per focalizzarsi sul creazionismo
I miracoli avvengono in particolari situazioni di emergenza che necessitano di un intervento subitaneo, per affermare la verità di fronte all’errore, o come strategia deterrente e sono rivolti, ci sembra, soprattutto “all’attenzione di noi umani”. Ma non è detto che questo rappresenti la prassi abituale nel modo di agire del Creatore, come potrebbe sembrare da un approccio superficiale, e che invece una delle sue prerogative maggiori possa consistere piuttosto in un altissimo livello di scienza, come già si riscontra abbondantemente, come già detto, nella “fase di mantenimento”.
 
“Guardate i gigli dei campi: essi non tessono e non filano, eppure io vi dico che neppure Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro”
Guardate i gigli dei campi: essi non tessono e non filano, eppure nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro
...ciò che implica che ci sia voluto tempo, ricerca, lavoro, materie prime, scienza ed arte e non una magia gratuitaAltrimenti perché il Creatore si sarebbe riposato così tanto in un sabato che dura una vera epoca! "Vado a prepararvi un luogo”  disse il Messia. Una frase che lascia altresì intendere un grande lavoro e un lungo tempo di preparazione... che dura oramai da duemila anni!  

Una strategia interpretativa innovativa e… aperta
Beneficiando, come già indicato, di una postazione neutra quanto a Denominazioni e dottrine, possiamo trattare il tema della creazione, non a nome di una Denominazione o di una Chiesa, ma seguendo un approccio di tipo intuitivo, fuori da condizionamenti di parte, principalmente per smitizzare l’intoccabilità di certe interpretazioni obsolete laddove, nella vigna del Signore, “si è smesso di potare” rami ingigantiti, dichiarati magari sacri anche se oramai divenuti sterili e… patetici, una attenta revisione è più che opportuna.
nella vigna del Signore, si è smesso di potare i rami ingigantiti
Credere incondizionatamente in tutto ciò che, in ambito religioso, è dichiarato “sacro”, è piuttosto popolare, ma per i cercatori di “verità” una tale attitudine, che richiama ritualità e superstizioni scaramantiche, appare ancora semplicistica e riduttiva e preferiscono approfondire secondo una linea di ricerca più spirituale e più razionale.
 
Visto che l’evoluzione delle conoscenze può finalmente influire sulle nostre interpretazioni, siamo pertanto arrivati all’idea di dichiarare, come nel caso del “creazionismo”, data la sua particolare importanza, che la ricerca è aperta! ossia partendo da nostre proposte interpretative, invitiamo gli eventuali interessati a trovare altre varianti possibili a dipendenza di nuove eventuali conoscenze, magari anche soltanto su qualche dettaglio, per cercare di avvicinarsi maggiormente alla verità.
Le proposte (che potete inviarci per e-mail o presentarle personalmente nei prossimi “meeting”) potranno essere divulgate, con il vostro nome, da qui in rete.
 
Particolarità a noi utili che emergono dalla Big Revelation
Il racconto è incentrato principalmente su interventi di perfezionamento della Terra a partire dalla sua fase di protopianeta (la terra era “informe e vacua”).
la Terra alle origini era informe e vacua
Allo stesso modo, si può supporre che anche gli altri atti creativi possano essere stati preceduti da fasi preparatorie e preliminari.  
 
- La terra dunque allo stadio di “protopianeta” (informe e vacua).
- La terra, potremmo dire, come “incubatrice”. Una distesa tra le acque che sono di sotto dalle acque che sono di sopra, indica verosimilmente che la terra era avviluppata da acqua e vapori che implicano un’alta temperatura; lo scenario ideale che faceva del pianeta una “incubatrice” pronta per una inseminazione. Altrimenti perché usare il verbo “che produca” ? che la terra “produca” della vegetazione, che le acque “producano” in abbondanza esseri viventi e volino degli uccelli sopra la terra, che la terra “produca” animali viventi secondo la loro specie, bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specieUn verbo che suppone qualcosa che va al di là della nozione di "miracolo risolutivo" a cui subentra la linea scientifica che è caratterizzata da un processo evolutivo.
- L’infinitamente piccolo può altresì aver avuto un ruolo per facilitare l’atto creativo. È più facile fare un seme di baobab che fare un baobab, a meno che non sia necessario un modello prototipo iniziale.
baobab, un piccolo seme, una grande albero
A partire da una inseminazione prendono forma appunto le piante e gli esseri viventi, come una creazione che si rinnova del continuo, partendo dall’infinitamente piccolo in modo programmato, soprattutto autonomo e quindi secondo la linea scientifica rispetto all’atto miracoloso che mira ad una conclusione immediata.

- Anche la materia inerte vive ed è composta di atomi che nascondono “energia” che a sua volta produce un movimento perpetuo (elettroni, protoni e neuroni che girano attorno ad un nucleo).
atomo del rame
Atomi che si miscelano per formare le molecole che diversificano la materia. - La presenza della materia cosiddetta inerte rimane un enigma sia per i credenti che per gli scienziati, ossia, è stata creata, ha avuto un inizio naturale, oppure esisteva da sempre?

- L’alimentazione di Adamo ed Eva era strettamente vegetariana, come pure quella degli animali (forse a parte quelli addetti allo smaltimento degli animali morti).
-  Non pioveva ma durante la notte cadeva la rugiada.
- La natura, al di fuori del giardino di Eden, era verosimilmente rimasta incolta e doveva presentarsi come una vera e propria giungla selvaggia...
giungla misteriosa
...ed è facilmente deducibile, così come lo provano i reperti, che, dopo la caduta, l’umanità dovette quindi conoscere un lungo periodo di vita selvaggia con le piante che producevano spine e rovi ed animali divenuti feroci predatori.
 
Anche nell’universo, come accade sul pianeta Terra, ad un’evento creativo primordiale, sembra aver seguito una fase di mantenimento e di autoriproduzione programmati che garantiva la continuità. Osservando la nebulosa di Orione si constata la presenza di diverse piccole stelle nascenti un po’ come un asilo infantile stellare una fabbrica di stelle!
Orione, spesso citato nella fantascienza!
I nuclei delle nebulose, detto in parole povere, emettono getti di gas che una volta accesi danno origine alle stelle quando al centro si forma un dato nucleo. Anche le stelle dette “pulsar” come i “nuclei delle galassie” contribuiscono, pare, alla formazione di nuove stelle e pianeti, fatto che lascia presupporre, anche in questo caso, una programmazione.
 
Possiamo pertanto dire che pianeti, stelle e galassie, a partire da un atto creativo, nascono, vivono, si riproducono, come accade per gli esseri viventi e le piante, anzi è possibile ipotizzare che il tutto, compreso l’infinitamente grande, possa essersi formato appunto dall’infinitamente piccolo, grazie anche alle leggi fondamentali che presiedono con autorevolezza la materia, gli elementi, l’energia e lo spirito.
angolo dell'universo, nebulose, stelle, pianeti
L’universo intero, di tutta evidenza, tende alla perfezione e verso un equilibrio globale (ossia ad ogni oggetto la sua orbita) magari anche passando attraverso immani cataclismi.
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