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MAYDAY MAYDAY… QUI PIANETA TERRA !
La CREAZIONE
e il senso della vita
(parte seconda - 2)
 
Integralismo e fondamentalismo
Se per integralismo si intende il voler integrare le regole della religione ad uno Stato laico, allora l'integralismo, a nostro avviso, è chiaramente da bandire. Se invece per integralismo si intende voler praticare in modo integrale principi, regole e dottrine della propria Denominazione, allora le cose cambiano anche se c’è un equivoco che spinge a considerare l’integralismo e il fondamentalismo come comportamenti asociali aberranti e pericolosi.  

A nostro avviso ciò è vero soltanto quando si vuole imporre l'osservanza di linee religiose obsolete oramai impraticabili, ma se la linea religiosa adottata è valida anche socialmente parlando, il fatto di volerla praticare fedelmente non è da incriminare.  Lo è piuttosto il voler praticare una linea religiosa che spinge a comportamenti asociali e che dovrebbe essere messa via definitivamente.

Se proprio uno non vuole, non può o non riesce a gettare nel cestino la linea religiosa obsoleta che sta seguendo, allora, di tutta evidenza l’integralismo e il fondamentalismo sono in questo caso assolutamente da evitare come la peste! Vogliamo dunque sapere se una data linea religiosa è valida e ispirata o da mettere via? Proviamo ad immaginarci di metterla in pratica in tutte le sue parti a mo’ di fondamentalismo. Se le regole di una religione contengono parti che non possono essere praticate nel nostro tempo, pensiamo che tutto il pacchetto è da mettere via, in quanto non può essere praticato integralmente.

Facciamo un esempio. L’Antico Testamento, valido per gli antichi, contiene storie ed esperienze di tante persone, interpretate in chiave spirituale, bellissimi salmi e parole di sapienza, straordinarie profezie e rivelazioni; ma se proviamo a mettere in pratica, oggi, certe regole di vita dell‘Antico Testamento, ne risulterebbe un fondamentalismo fuori dal nostro tempo, nettamente asociale e quindi inapplicabile
antico scrivano con biblioteca
Si dovrebbe praticare la lapidazione, la poligamia, il sacrificio di animali, si punirebbe secondo la legge del taglione, si odierebbero i nemici, sterminandoli dal più piccolo al più anziano, si praticherebbe la forma di religione-Stato di tipo teocratico con tanto di esercito in assetto di guerra, di sistema giudiziario con tanto di capestro e molto altro ancora, come purtroppo accade nella storia quando il Cristianesimo si è voltato indietro verso l’Antico Testamento, mettendo sui credenti inutili pesi supplementari.
 
Gli Israeliti di oggi, anche i più ortodossi, sono saggi e si guardano bene dal praticare un fondamentalismo ispirato all’Antico Testamento, e non solo per la mancanza del Tempio che verosimilmente è stato loro tolto per volere del Creatore poiché la religione dei riti ha completato il suo ciclo di vita ma il Creatore ha provveduto, già duemila anni fa a rinnovarla.
 
Così facendo riconoscono che la loro religione non può più essere praticata nella sua forma arcaica che era adattata ai limiti e alle capacità di comprensione degli antichi. Anche se si continua a piangere al muro delle lamentazioni.  
 
Si potrebbe dire che gli Israeliti, oggi, senza il loro Tempio, sono più vicini al Messia che a Mosè,
il Messia ha adempiuto ogni parte dell’antica religione
in quanto Egli ha adempiuto ogni parte dell’antica religione, tramutando la ritualità, che è una forma di simulazione, come già detto, in "VERITÀ".
 
Un fondamentalismo ed un integralismo basati sull’Evangelo risultano invece assolutamente fattibili, proprio perché nell’Evangelo non c’è niente di aberrante che si debba nascondere, dato che l'antica religione, a differenza di tutte le altre, è stata rinnovata già 2000 anni fa, sempre a condizione di usare il buonsenso di fronte a frasi come: “Se la tua mano ti fa cadere, mozzala”
 
Il primo miracolo del Messia è stato cambiare l’acqua in vino, ma il più grande è stato cambiare la religione, caratterizzata da una marcata fisicità (affidata dunque ai riti, ai simboli e al Tempio stesso) trasponendola nella sua giusta dimensione spirituale che il Messia ha chiamato “LA VERITÀ” che ci farà liberi dal pesante giogo della religione dei riti, dei sacrifici e delle leggi cerimoniali che tutti i cittadini, indistintamente, dovevano praticare "per legge" anche se non credenti, come regole di Stato...

I Filistei, feroci nemici in carne ed ossa degli Ebrei, rappresentavano fisicamente ciò che, secondo la Nuova Alleanza, è una potenza ben più pericolosa:“le potestà e le dominazioni (spirituali) che sono nell’aria”. Lo scenario di battaglia è ora l’animo umano... una dimensione che prima era nascosta nei simboli e nella ritualità.
 
Con il Messia, nulla è rimasto come era dell’antica religione ma tutto, “anche un semplice iota" (lettera dell'alfabeto greco) è stato da Lui adempiuto e cioè tradotto in “verità” che vorrebbe dire, a nostro avviso, passare dalla "simulazione dei riti" alla "messa in pratica"Perfino i 10 comandamenti sono stati da Lui reinterpretati:
 
“Gli antichi vi hanno detto: Non uccidere - ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: Raca (stupido, insensato, sciocco) sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: Pazzo! sarà condannato alla geenna del fuoco”.
 
Così anche concernente il Sabato: “Cercate di entrare nel riposo di Dio, in quanto gli Israeliti non vi sono riusciti pur osservando il Sabato come giorno di riposo”

Può godere veramente del riposo sabatico solo chi, prima, aveva lavorato per i 6 giorni antecedenti. Anche per entrare nel “riposo di Dio” si deve ovviamente aver lavorato nella sua vignaun po’ nella linea del Maestro: “Il mio pane è fare la volontà del Padre mio che è nei cieli”.  
 
Il Messia, secondo noi, ha condotto, per usare un’espressione tratta dalla scienza, una ricerca di base. Come Figlio del Creatore, egli era tenuto a indicare soltanto mète supreme ed estreme, senza mezze misure, lasciando all'apostolo Paolo principalmente il compito di cominciare a condurre una ricerca applicata, che verosimilmente doveva poter essere cambiata secondo il luogo, il tempo, la cultura e le circostanze. I credenti più avveduti continuano ad adattare i principi del Messia ai tempi e alle culture a loro contemporanei, senza pertanto alterare la verità assoluta di base.

Il Messia, ad esempio, ha detto che per essere suo discepolo, si deve rinunciare a tutto; l’apostolo Paolo afferma invece: “Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo”; “La buona volontà, quando c'è, è gradita in ragione di quello che uno possiede e non di quello che non ha. Infatti non si tratta di mettere voi nel bisogno per dare sollievo agli altri, ma di seguire un principio di uguaglianza; nelle attuali circostanze, la vostra abbondanza serve a supplire al loro bisogno, perché la loro abbondanza supplisca altresì al vostro bisogno, affinché ci sia uguaglianza”; “Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti, ma specialmente ai fratelli in fede” .  
 
Quando pertanto si assiste, nella storia, a forme di fondamentalismo asociale nel cristianesimo, è soltanto segno che l’insegnamento del Maestro è stato manomesso!
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