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LA VIGNA DEL SIGNORE - 2
 
Applicazione spirituale
Qui entra in questione il problema della "potatura... della vigna del Signore".
 
Nell'ambito delle ricerche sull'intelligenza umana, si considera come segno di intelligenza compiere azioni e pronunciare parole "adeguate e opportune" rispetto alla realtà.
 
Questo risulta vero anche per quanto riguarda i credenti. L'apostolo Paolo si raccomandava di "farsi tutto a tutti per essere di aiuto a più persone possibili".
 
Se il Messia ha condotto (usando il linguaggio della scienza) una "ricerca di base", l'apostolo Paolo, di tutta evidenza, ha condotto una "ricerca applicata", adattando quindi la ricerca di base secondo le persone, i tempi e le culture. Un'attitudine intelligente (quella di potare sistematicamente) da praticare... sino alla fine dei tempi.
Potatura della vigna
Per "rami ingigantiti" intendiamo dottrine, verità, riti e dogmi ingigantiti (in quanto non si potano più, effetto del fatidico lievito di cui parlava il Messia: "Guardatevi dal lievito del farisei!").

Per "ingigantiti" intendiamo che vengono loro attribuiti importanza e valore a dismisura rispetto a quanto ci chiede il "Signore della vigna", al punto che, a causa di questo, emergono ipocrisia, settarismi, fanatismi, formalismi ed altre aberrazioni come per dare l’illusione di maggiore devozione.  

Il buon senso e la saggezza per poter gestire bene quello che abbiamo acquisito, spingono invece a ridimensionare le esagerazioni, i dogmi, le dottrine, facendoli discendere di rango, se necessario, nella scala dei valori (vedi il nostro Codice CSF o richiedilo).

Più le dottrine ingigantite intralciano o pregiudicano le buone relazioni tra i credenti, più è evidente che "non potare" è un errore.  

Potature obbligate  
La vigna in questione ha comunque subìto, per volontà del Signore, delle potature obbligate, quelle che fanno più male, quando i viticultori si sono impuntati a non voler potare!  Citiamo qualche esempio: la religione ebraica dopo la venuta del Messia.

Dopo un lungo Medio Evo senza potatura, si arriva alla potatura del Rinascimento e dell’Umanesimo cristiano, e dall’oscurantismo biblico, alla potatura della Riforma di Lutero… e così via.  

Non esitiamo ancora lasciando passare un’altra stagione propizia, poiché all’orizzonte potrebbe annunciarsi un’altra potatura obbligata come una calamitosa onda anomala che sconvolge tutto con la forza bruta. Abbiamo esitato per stagioni, per anni, secoli e millenni lasciando la vigna senza potatura con il pretesto che ogni ramo ingigantito è oramai sacro e intoccabile ed è divenuto "tradizione"... e dogma irreversibile.

Lo sbocciare della vigna può avvenire solamente dopo una potatura e in nessun altro modo; se non è per mano d’uomo, lo sarà per tempesta, fuoco oppure onda anomala Perciò mettiamoci l’animo in pace e affrontiamo il problema frontalmente. Immaginatevi un’agricoltore che si impunti a non potare, prendendo questo nostro appello come incitamento alla dissacralità ! Allora, ancora una volta, la potatura non si farà!

Le esperienze passate provano che in tempo di calamità, di qualunque natura essa sia, le differenze svaniscono di botto e le persone si ritrovano fianco a fianco per affrontare l’evento in vista della sopravvivenza collettiva... una regola che favorisce anche una guarigione dalla settarite.
La pigiatura ha la funzione di estrarre il succo
Guai anche a quelle vigne che si troveranno isolate dal resto perché potrebbero finire come tizzoni che vengono sparsi per terra con i piedi, per spegnere il fuoco, alla fine di una festa e certe altre vigne, quelle che non vengono potate, potrebbero ritrovarsi come musei di verità ingigantite!

Per accertarsi della situazione,
qui, al Punto freedom di Ricerca, chiunque può venire per la “degustazione” dei vini provenienti dalla varie “vigne” dai più aspri ai più generosi...
Quante bottiglie di vino pregiato!
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