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MAYDAY  MAYDAY… QUI PIANETA TERRA !
La CREAZIONE
e il senso della vita
(parte nona - 2)

c) Il racconto potrebbe riguardare
la progettazione
elaborando un' interessante progettazione
"Nel principio era la Parola e tutte le cose sono state fatte per mezzo di lei" (secondo l’apostolo Giovanni), affermazione che potrebbe legittimarci ad adottare questa frase come la chiave di lettura di tutto il racconto sulla creazione. Tutte le attività sono precedute dalla fase dove la “parola” (parlata e scritta, immagini disegnate, modellini, ecc.) rappresenta il principale strumento di lavoro, e cioè la fase di elaborazione e di stesura di un progetto. La parola rappresenta un comando a cui segue una realizzazione. Tutto ciò spingerebbe appunto a considerare il “racconto” come da riferire alla fase di progettazione, davvero della durata di 6 giorni letterali, anziché della creazione vera e propria che sarebbe avvenuta in una seconda fase nell’arco di tempi molto lunghi!
 
Per fare un esempio pratico, in uno studio di architettura è possibile preparare, in un solo giorno, un “progetto di massima” con tanto di planimetria e di modellino (ora in 3D) senza nemmeno essere degli dèi! Ma per quanto riguarda la realizzazione è tutta un’altra faccenda…
 
Da ora tutta la Bibbia diviene, come per incanto… più credibile  anche di fronte a certe scoperte scientifiche. Non è più necessario evitare l’argomento della creazione… troppo scomodo per le difficoltà interpretative a fronte del Big Bang e dell’evoluzionismo. Adesso che abbiamo preso le dovute distanze dall’oscurantismo del Medio Evo, possiamo parlarne senza timore di passare per fanciulli ingenui e sognatori…  
 
Concezioni che le Chiese… e noi… escludiamo
- Una creazione dovuta a extraterrestri;
- Una creazione dovuta a più dèi (politeismo);
- Il creazionismo islamico accetta una creazione narrata nel Corano di linea più elastica;
- L’Induismo comprende variazioni non ben definite  che vanno da Brahama fino all’accettazione dell’evoluzionismo. Altre linee come la Coscienza di Krishna si oppongono al Darwinismo;
- Buddismo. Per la maggior parte si accetta la teoria dell’evoluzione “Tutto viene dalla mente e non è necessario ipotizzare che ci sia stato un Dio Creatore”.
 
Il mondo ha ereditato una lunga lista di racconti sulla creazione che vanno dal più infantile ed ingenuo, tipo favola per addormentare i bambini, al più elaborato dal punto di vista letterario scritto dai filosofi greci che racconta di dèi simili ad uomini che possono procreare altri dèi. La storia biblica della creazione è l’unica strutturata in modo razionale che può sembrare per certi versi, la parabola dell’evoluzionismo. Nell’ebraismo vi sono correnti interpretative del racconto biblico, del genere: Dio era in tutto l’universo, poi si ritirò gradualmente al punto di divenire una Persona…  
 
Qui citiamo una delle ultime frasi pronunciate dall’astrofisica Margherita Hack:
“Non credo ad un Dio Creatore ma che semmai la natura è dio.
Se però, arrivando dall’altra parte, ci trovo Dio, sono tutta contenta!
Invece Sarah Salviander, astronoma e astrofisica, da atea è diventata credente contemplando le meraviglie dell’universo come il frutto della creazione di Dio.
Sarah Salviander e l'universo
Sarah è cresciuta in una famiglia atea che le inculcava la non esistenza di Dio. Durante il periodo universitario ha avuto modo di conoscere professori universitari di fede cristiana verso i quali ha cominciato a nutrire ammirazione anche per la gioia che avevano dentro, inspiegabile per lei alle prese con interrogativi di natura esistenziale.
 
Sarah ebbe l’opportunità di ricevere una borsa di studio ed essere inserita in un gruppo che studia la nascita dell’universo; in quella occasione poté sperimentare quel verso in Salmi 19: “I cieli narrano la gloria di Dio; il firmamento annunzia l’opera delle sue mani“.   
“Ecco dove ho veramente capito che Dio esiste e che il concetto di un Creatore non era così filosoficamente banale come avevo pensato” ha dichiarato Sarah che oggi è professore universitario (estratto da Dioconnoi).
 
Altri noti scienziati credono nel creazionismo, fra questi Rubbia (premio Nobel) e Zichichi.
 
Ricerca ed etica
Come già indicato, si inviano nello spazio, all’interno della nostra galassia sonde alla ricerca di pianeti abitabili, spinti anche dalla paura che, a fronte dell’aumento demografico, lo spazio non basti più, ma è da supporre che sia anche per questioni di potere, di arrivismo e di lobbycome pure per scopi persino umanitari. L’avventura continua nella linea dei grandi navigatori ed esploratori!
 
Al giorno d’oggi, constatiamo, guarda caso, che paesi interi ed etnie continuano, da millenni, a rimanere bloccati per inerzia ad uno stadio primitivo.  
grande Africa
Grazie a questo, nuove immense regioni allo stato naturale sono state offerte nel tempo all’umanità, su un piatto d’argento, come riserve di territorio a fronte del continuo aumento demografico, quali l’America e l’Australia. Per il prossimo futuro, verosimilmente, avremo l’Africa, ricca di giacimenti e di sole per l’energia alternativa… Non abbiamo pertanto bisogno di cercare altri pianeti da sprecare!
 
La scienza, se veramente fosse decisa ad aiutare l’umanità, avrebbe avuto l’occasione di dimostrarlo stabilendo (e lo potrebbe ancora fare) un programma internazionale ed un progetto finalizzato al risanamento dell’Africa a tutti i livelli, senza aspettare che, come è avvenuto per l’America, questa ultima immensa riserva venga abbandonata dalla popolazione decimata dalla carestia, dalle guerre tribali oppure trucidata dai bianchiper avere poi via libera!
 
Benché sia importante volgersi indietro per conoscere il nostro passato, non ci pare in ogni modo un’attitudine ragionevole quando questo ci distoglie dalle emergenze del presente sia come credenti che come scienziati atei.
 
Al “Cern”  (situato tra Francia e Svizzera) si macinano energie, tempo e risorse economiche colossali (la sola macchina di base costa diversi miliardi di euro e richiede una manutenzione al di là di ogni aspettativa) per incontrare la cosiddetta “particella di Dio” ed aumentare la nostra conoscenza sulle origini della vita...
CERN e la particella di Dio
...ma è forse per caso, nel fare questo, che si mettono via e si ignorano migliaia di “particelle di Dio” più visibili? Intendo i bambini del terzo mondo che, se si scontranocome le “particelle” al CERN, anche lievemente camminando cadono morenti per mancanza di nutrimentoEureka, brindiamoci su!  Si sono scontrate!
 
“Come?” e “Perché?”… tutte queste inaudite disattenzioni? A nome dell’umanità, che diamine, vi preghiamo che nessuno, scienziato, laico o credente, metta via la propria coscienza in nome della conoscenza!
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