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Un vecchio giornale cambia la vita - 10
Credenti Senza Frontiere
Pubblicato da Credenti Senza Frontiere in Esperienze di ieri e di oggi · 19 Aprile 2012
Tags: vecchiogiornale

Un vecchio giornale cambia la vita

Da tempo, fuori dalle ore di lavoro, andavo ogni tanto a visitare, come volontario, persone in difficoltà e soprattutto anziani. Parlando con mia moglie, le spiegai come questa attività mi interessasse di più in più e che, come credente, mi cominciasse a pesare di dover partecipare alla costruzione di case soprattutto per i ricchi (lavoravo in uno studio di architettura).  

Un giorno mia moglie tornò dalla spesa e vide su un giornale che avvolgeva la verdura un articolo, con una grande foto, che parlava di un corso per operatori sociali che però era già cominciato visto che il giornale era vecchio di tre mesi. Telefonai subito al numero indicato e la Direttrice della scuola confermò che il corso era cominciato proprio da tre mesi ma che se mi interessava potevo andare a prendere la documentazione per iscrivermi poi al prossimo corso che sarebbe iniziato ben quattro anni dopo, in quanto il numero degli attuali iscritti non poteva comunque essere sorpassato e a molti candidati era stato rifiutato di iscriversi al presente corso.  
Allora, con mia moglie, ci mettemmo in preghiera, chiedendo al Signore di aprire la porta che sembrava definitivamente chiusa, se questa era la Sua volontà, ma se la cosa non era buona per noi, di mantenerla chiusa; dopo di che mi presentai alla scuola. Per farla breve, in seguito quel colloquio accadde che mi ritrovai iscritto al corso e siccome era obbligatorio (dopo essere stato sottoposto ai test previsti) avere già un impiego in un Ente sociale, la Direttrice prese il telefono e disse: "Facciamo un tentativo! Se funziona, lei potrà seguire la scuola". Chiamò al telefono il Direttore dell' Ente Sociale e ne risultò che un iscritto si era appena ritirato e che quindi era disponibile un posto di lavoro;  in questo modo la cosa andò in porto.
Quando mi presentai al primo colloquio per stipulare il contratto di lavoro, mi resi conto, leggendo l'iscrizione sulla porta di entrata, che circa un anno prima mi ero fermato proprio lì davanti dicendo fra me, con commozione: "L'architettura mi piace molto ma la mia coscienza mi dice che avrei potuto lavorare in un posto come questo, ma ormai è troppo tardi !".
Ringraziamo il Signore che può fare al di là di quello che osiamo sperare!
Rodolfo




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